Onorevoli Colleghi! - Sono anni che i consumatori aspettano risposte alle loro preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al valore nutrizionale degli alimenti, specie in seguito ai disastri della diossina, dell'influenza aviaria, della BSE, dell'afta epizootica, e alle problematiche derivanti dalla proliferazione di prodotti contenenti organismi geneticamente modificati. Gli stessi consumatori oggi chiedono chiarezza, informazione, vogliono sapere cosa mangiano, vogliono poter scegliere liberamente e consapevolmente. Questo diritto sacrosanto viene ad essi negato, sia perché gli strumenti normativi ancora oggi non garantiscono la completezza della tracciabilità e dell'etichettatura dei prodotti, sia perché vi sono cattive pratiche produttive e commerciali, furbe e illegali, che, approfittando dell'inadeguatezza delle strutture adibite ai controlli e dell'assenza di coordinamento tra di esse, privano il cittadino del diritto di scelta. Di conseguenza il consumatore oggi è diffidente, molto vulnerabile e pronto a reagire emotivamente di fronte a qualsiasi segnale negativo proveniente dal cibo che consuma.
      Non dobbiamo dimenticare le crisi profonde in termini economici che hanno subìto comparti importanti per la nostra economia. Il Parlamento ha il dovere di dotare lo Stato di strumenti efficaci ed efficienti in grado di dialogare e di rassicurare il consumatore.
      Dobbiamo dotare il nostro sistema di organismi competenti e indipendenti dotati di capacità organizzativa e di vero coordinamento. L'Unione europea, tramite l'istituzione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, di cui al regolamento (CE) n. 178 del 2002, dal Parlamento europeo e del Consiglio, del 28

 

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gennaio 2002, ha fatto un passo importante in questa direzione e noi siamo chiamati a rispondere in maniera adeguata a tale stimolo. Istituendo l'Autorità italiana per la sicurezza alimentare abbiamo l'opportunità unica di perseguire con ulteriore determinazione il modello agricolo europeo improntato sulla qualità, sulla tipicità e sulla sicurezza dei prodotti agro-alimentari.
      Il progetto di legge, e anche la denominazione «Autorità italiana per la sicurezza alimentare» lo dimostra, ha l'obiettivo di dotare il sistema europeo di una struttura capace di interfacciarsi e di far parte di una rete europea perfettamente in grado di interagire per affrontare le emergenze e arricchire con pareri scientifici autorevoli la conoscenza sulle caratteristiche dei prodotti agro-alimentari e il loro impatto sulla salute e sull'ambiente.
      In questo senso è assolutamente necessario il coordinamento degli enti e delle strutture preposti ai controlli, come anche la messa in rete degli stessi tramite un sistema informativo e di comunicazione continuo e senza strappi. L'Autorità italiana per la sicurezza alimentare dovrà svolgere questi compiti e, in accordo con il referente europeo, definire gli standard di sicurezza alimentare e le metodologie tecnico-scientifiche più innovative, uniformi nell'ambito comunitario, per le analisi in laboratorio.
      La presente proposta di legge tiene conto di tutto questo.
      L'articolo 1 si occupa dell'istituzione e delle finalità dell'Autorità italiana per la sicurezza alimentare.
      L'articolo 2 ne delinea i compiti. L'articolo 3 stabilisce la sede e gli organi dell'Autorità.
      L'articolo 4 si occupa della composizione e del ruolo del consiglio di amministrazione, ove è prevista, in particolare, la nomina di un rappresentante delle organizzazioni per i diritti dei consumatori. Questa presenza è molto importante, sia perché l'Autorità europea l'ha prevista al proprio interno, sia perché sarebbe un segnale importante, una dimostrazione di sensibilità rispetto alle esigenze dei consumatori.
      L'articolo 5 si occupa del ruolo del presidente il quale, tra l'altro, rappresenta l'Autorità italiana all'interno del foro consultivo istituito dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Gli articoli 6 e 7 si occupano del ruolo del direttore esecutivo e del collegio dei revisori dei conti. L'articolo 8 disciplina il comitato scientifico e i gruppi di esperti scientifici. In particolare, questi ultimi rispecchiano esattamente i gruppi previsti dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Questa scelta è stata fatta, ovviamente, per fornire alla struttura europea un gruppo di referenti immediatamente individuabili. Per la stessa ragione, la presente proposta di legge prevede che i coordinatori dei singoli gruppi di esperti scientifici facciano parte del comitato scientifico dell'Autorità.
      L'articolo 9 si occupa dell'indipendenza dei componenti degli organi dell'Autorità. È assolutamente necessario che i soggetti che ricoprono un ruolo nell'Autorità siano estranei a interessi diretti e indiretti che possano inficiare le rispettive azioni. Essi devono provare, senza ombra di dubbio, di essere indipendenti e di operare esclusivamente nel pubblico interesse. L'articolo 10 si occupa dell'organizzazione e del trasferimento delle risorse umane e materiali per permettere il funzionamento ottimale dell'Autorità, come anche delle strutture delle quali può avvalersi.
      L'articolo 11 indica la copertura finanziaria della legge.
 

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